Convegno Ambientale 2017: si inizia!

Notizie Primaria Urago

Venerdì 6 ottobre 2017 noi bambini della scuola primari di Urago D’Oglio ci siamo riuniti in cortile per avviare il progetto “Convegno ambientale”.

Negli spazi esterni della scuola sono stati organizzati in tutto sei giochi a tematica ambientale. Nel cortile interno c’erano due postazioni di giochi, quello più vicino alla scuola riguardava l’effetto serra e più a sinistra c’era quello della maestra Mara, chiamato Il riciclo.

Invece nel parco sul retro c’erano altri quattro giochi. All’inizio del parco c’era il gioco Spreconi e ricicloni, davanti al monumento c’era il gioco del fiume, nel giardino c’erano il gioco della catena alimentare e sul fondo c’era quello riguardante lo spreco dell’acqua. Durante i giochi il cortile si è trasformato: tutti i bambini facevano rumore e si muovevano per classi con le loro maestre.

 

Noi bambini di 4B e 4A, abbiamo partecipato a tre giochi.

Il primo gioco era quello della maestra Annarita intitolato Ricicloni e Spreconi.

Come si gioca?

Materiale

Fogli con disegnati dei rifiuti, palla, campo da gioco degli spreconi, cartellone con la frase nascosta, cartellini con le lettere.

Regole

Ci si divide in due gruppi, un gruppo di spreconi e uno di ricicloni.  Gli  spreconi devono buttare delle cartacce nel prato e i ricicloni  li devono  colpire  con  la   palla  per  impedire loro di continuare a gettare la sporcizia.

Vincono gli spreconi se non si fanno prendere e il prato resta sporco; vincono i ricicloni se riescono a pulire tutto il prato.

Dopo aver finito il primo gioco c’è una seconda parte:

si deve scoprire una frase nascosta sotto a una sequenza di disegni, ad ogni disegno corrisponde una lettera, i bambini devono posizionare le lettere nell’ordine giusto e leggere la frase.

Da questo gioco abbiamo capito che non si buttano i rifiuti in giro.

Dopo abbiamo giocato con la maestra Erika al gioco del fiume, in cui c’erano due fiumi, un era tutto pulito mentre l’altro era pieno di rifiuti.

Come si gioca?

Materiale: 2 file di tessuto azzurro e giallo, coni, bastoni, rami e altri rifiuti, sacchi, carta… e un grande materasso.

Regole: bisogna dividersi in 2 squadre, ogni squadra sceglie un percorso passando in mezzo alle due file di tessuto e superando gli ostacoli. Quando si raggiunge il materasso che rappresenta la diga, il primo bambino sceglie cosa fare, se spingere la diga o raggirarla, se da solo non ce la fa, tutti gli altri lo aiutano.

Nell’altro percorso tutto il tragitto è molto più semplice, perché non c’è la spazzatura ma un ponte, dove per passare bisogna abbassarsi.

Da questo gioco abbiamo capito che: se l’uomo non inquina, il fiume scorre senza problemi, se il fiume è pieno di detriti l’acqua incontra degli ostacoli e può formarsi una diga naturale.

 

Poi abbiamo giocato alla catena alimentare insieme alla maestra Sara.

Come si gioca?

Bisogna formare due gruppi

Materiale occorrente:

Una palla

Quattro coni

Medaglioni:

Due aquile

Venti lombrichi

Quattro serpenti

Sei topolini

Dieci erba

Preparazione del campo

Bisogna mettere i coni per terra e formare un campo rettangolare

Prima parte

Un gruppo si mette in fila dietro un cono, l’ altro gruppo forma un cerchio.

Un bambino sparge i medaglioni con gli esseri viventi dall’altra parte del cono e il primo gruppo deve fare una staffetta: uno alla volta i bambini devono andare a recuperare un medaglione ciascuno. Quando tutti hanno preso il loro medaglione, devono formare una catena alimentare; nel frattempo il secondo gruppo in cerchio si passa la palla e conta quando giri impiega la prima squadra per prendere i cartellini e formare la catena alimentare.

Scopo della prima parte del gioco

I bambini con i medaglioni devono formare una catena alimentare in meno tempo possibile.

Seconda  parte

Tutti i bambini si spargono per il campo, quando l’arbitro dice: “Stop!”, tutti si fermano, i bambini del primo gruppo diventano alberi e devono toccare i bambini dell’altro gruppo per eliminarli; gli altri bambini devono andare in tana e la tana è l’esterno del campo. Se un bambino viene preso deve rimanere fermo dove è e non può essere liberato. Al termine della partita si raccolgono gli esseri viventi superstiti e si riprova a formare la catena alimentare.

Scopo della seconda parte del gioco

I superstiti devono riuscire a formare di nuovo la catena alimentare.

Da questo gioco abbiamo imparato che se viene a mancare anche un solo essere vivente, la catena alimentare si spezza.

Alla fine dei giochi, la maestra ha consegnato ad ogni gruppo classe un grande pezzo di puzzle ed abbiamo discusso insieme sul significato del gioco appena svolto.

Dopo la ricreazione ci siamo riuniti di nuovo tutti nel cortile interno, ciascuna classe ha presentato la propria parte di puzzle, spiegando agli altri il significato dell’ultimo gioco fatto. In seguito abbiamo ricostruito il puzzle e abbiamo concluso che la Terra è come un corpo malato, ogni problema ambientale è paragonato a una malattia e noi bambini dobbiamo attivarci per aiutarla.

La mattina si è conclusa con canti e balli.

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